
Sullo sfondo di uno strepitoso cielo di fine primavera si intrecciano le traiettorie zigzaganti e isteriche delle mosche, quelle dolci e amoreggianti delle rondini, quelle pesanti e rumorose degli aerei che decollano. Cullato dal respiro della tangenziale, che tra i palazzi mi sussurra parole d’amore, aspetto che faccia buio - il segnale che è ora di buttarsi a capofitto nella notte.
Il bello è apprezzare Milano nelle sue cose meno poetiche...quelle son buoni tutti!
RispondiEliminaMa è nei tralicci dell'alta tensione nei campi della periferia est, nel groviglio di binari delle stazioni secondarie, nei tunnel anneriti di via Ferrante Aporti...è lì che c'è la suggestione più intima. Sarà che il cielo di questi giorni mi ricorda tanto l'aria che si respirava 20 anni (e più) fa a Greco, quando giocavo nella corte della cascina...
Ben detto Anna, e complimenti anche per il nick, che è molto appropriato!
RispondiEliminaCosì passasti l'infanzia a Greco eh?
Troooppo curiosa.
RispondiEliminasG.
Beh non è che per il nick ho fatto molta fatica...sono il mio nome + il mio cognome :)
RispondiEliminaSgrethel:
RispondiEliminaAllora sta funzionando questa settimana di lancio! ;)
Annanebbia:
il tuo nome + il tuo cognome - una sillaba = il tuo nick.
Quindi non ci vuoi parlare di Greco? :(