... da piccola quando non riusciva a dormire svegliava sua madre nel cuore della notte per dirle “ciao”.
Una mè amisa da piscinìna quand la dormiva no la svegliava sò mader per dirle dumà “ciao”.
Storie vere, piccole, grottesche, da Milano est.
DICHIARAZIONE DI DIPENDENZA
Art. 1: "Uff, non possiamo scriverla dopo?"
Art. 2: "Qual era il primo articolo?"
Art. 3: "Ma non hai detto che avevamo finito?"
Art. 2: "Qual era il primo articolo?"
Art. 3: "Ma non hai detto che avevamo finito?"
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Se vuoi raccontarmi una storia grottesca, inviarmi una foto o un disegno, darmi un suggerimento per il blog, correggere il mio milanese: SCRIVIMI! di.vo@tiscali.it
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Pronuncia
Soprattutto per chi non mastica il milanese, ecco alcune dritte per provare almeno a cimentarvisi (per il resto, infrangendo le regole dell'ortografia tradizionale, ho scritto esattamente come si dovrebbe pronunciare):
ò.......aperta come in "mortòrio"
é.......chiusa come in "sospéso"
è.......aperta come in "sospètto"
ù.......come “ü” tedesca, breve
ú.......come “ü” tedesca, lunga
oeu....come "eu" francese
ch.....come in "scherzo"
gh.....come in "ghetto"
s’c.....due suoni separati
s’g.....idem
ò.......aperta come in "mortòrio"
é.......chiusa come in "sospéso"
è.......aperta come in "sospètto"
ù.......come “ü” tedesca, breve
ú.......come “ü” tedesca, lunga
oeu....come "eu" francese
ch.....come in "scherzo"
gh.....come in "ghetto"
s’c.....due suoni separati
s’g.....idem
L'east-end
Gli east-enders
Un blog dedicato con affetto e riconoscenza alla mia città - e ai miei nonni, che un blog non sanno neanche cos'è.
(C)2009
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